Quando si parla di Intervention Design ci si deve soffermare prima di tutto sulla parola intervento, che indica una strategia o un’iniziativa volta a cambiare un comportamento indesiderato, con l’obiettivo di ottenere un risultato adattivo o benefico.
In particolare, è consigliabile utilizzare le tecniche di Intervention Design quando l’utente a cui ci rivolgiamo è fortemente motivato al cambiamento. (Vedi matrice)
A differenza delle altre tipologie di design, in questi progetti bisogna essere capaci di guidare l’utente, in maniera etica e poco invasiva, a una vera e propria trasformazione del comportamento.
Amy Bucher, psicologa e autrice del libro Engaged, racconta come alcune app (es: Duolingo, Runkeeper…) siano state pensate proprio con questo scopo.
Infatti grazie all’utilizzo di quest’ultime, l’utente si trova a vivere un’esperienza nuova e diversa, con un unico obiettivo: migliorarsi.
È quindi concepibile che i rilasci di nuove funzionalità non corrispondano più solo a semplici migliorie grafiche, ma all’utente stesso, cambiato e migliorato.
Ma vediamo nel dettaglio come, alcune iniziative di Intervention Design, possano trasformare il nostro comportamento nella vita quotidiana:
Sharing mobility
La condivisione di veicoli ha generato una trasformazione del comportamento delle persone a favore di una maggiore efficienza negli spostamenti e un maggiore rispetto per l’ambiente. Ovviamente la digitalizzazione ha giocato un ruolo chiave, rendendo questa condivisione flessibile e facilmente fruibile.
Salute e benessere
Sono diverse le app che consentono all’utente di monitorare lo stile di vita.
Infatti attraverso semplici funzionalità, come il diario alimentare, l’analisi degli alimenti e il contacalorie è possibile prestare più attenzione ai propri obiettivi, assumendo un comportamento più sano ed equilibrato.
Istruzione
Anche in questo ambito, le tecnologie digitali sono progettate per rendere il percorso di formazione dell’utente più coinvolgente e divertente possibile, garantendo risultati concreti ed efficaci.
Sensibilizzazione ambientale
Attraverso piccoli e divertenti interventi è possibile invitare le persone a modificare il proprio comportamento, in questo caso a favore dell’ambiente.
Un esempio interessante è stato escogitato dall’organizzazione britannica Hubbub che, per fronteggiare l’enorme numero di mozziconi di sigaretta per strada, ha posizionato dei grandi posaceneri in punti tattici della città. La particolarità? Il fumatore può utilizzare il mozzicone di sigaretta per esprimere la propria opinione in un sondaggio.
Finanziario
Gli interventi di cambiamento comportamentale possono incentrarsi anche su obiettivi importanti come studiare, acquistare una casa o risparmiare per la pensione.
Anche in questo caso, sono molti i servizi che consentono, con piccoli ma persistenti accorgimenti, di accumulare risparmi e raggiungere i propri obiettivi.
“Some products, services, or experiences are intended to change people’s behaviors in the real world. Behavior change designers call those products interventions. That sounds very clinical, but an intervention doesn’t have to be dry or complicated.”
(Amy Bucher, Engaged)
Ci troviamo dunque di fronte a un importante cambio di paradigma, in cui l’utente è alla ricerca di un nuovo servizio in grado di guidarlo verso una trasformazione individuale, superando quindi la pura esperienza d’utilizzo (UX). Per questo diventa fondamentale per noi progettisti, accompagnare i clienti alla scoperta di questo nuovo scenario, delineando soluzioni in grado di creare una nuova offerta di trasformazioni.
Nel prossimo articolo parleremo di Habit Design e vedremo in che modo le abitudini influenzano la nostra vita quotidiana e quella dei nostri utenti. Essere consapevoli della loro influenza è il primo passo per la progettazione di esperienze utenti migliori.